265 2018 08 MODEL TIME.pdf

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IL MODELLISMO IN SCALA MONDIALE
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265
MENSILE
Agosto 2018
www.aurigapublishing.it
2
ª
ZIONE
4
DI
E
PARCO ESPOSIZIONI NOVEGRO
ORARIO 9.00 / 18.30
28 - 29 - 30 SETTEMBRE 2018
MILANO/LINATE AEROPORTOv
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Mensile di tecnica modellistica
n° 265 - Agosto 2018
6
12
18
30
52
Supermarine Spitfire Mk.VIII
1/48
di Olivier Peissi
“Apocalypse Magnum”
1/24
di Giuseppe De Giorgio
War
Orczyc-Musialek
SU-122
1/35
Hammer
di Lukasz
LHD
Forcella
Wasp
1/350
1 USS
di Stefano
Honda CB400 Four Cafè Racer
1/12
di Luca Marino
RUBRICHE
40
64
66
Agenda
Novità
The Penguin's Corner
AVVENIMENTI
42
Montecchio Maggiore -
30
11° Trofeo “Daniele Garibba”
a
Edizione del Concorso Nazionale di Modellismo Statico
MODEL TIME
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Via Bressanone 17/1 - 16154 Genova
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Capo redattore
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Servizi fotografici
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Grafica
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Giuseppe De Giorgio, Stefano Forcella,
Daniele Guglielmi, Benedetto Iezzi, Pier Paolo Maglio,
Enzo Maio, Marcello Marchetti, Luca Marino,
Lukasz Orczyc-Musialek, Davide Olivati, Olivier Peissi
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zione declina ogni responsabilità per i danni derivanti dal-
l’incorretta applicazione delle tecniche descritte nella pubbli-
cazione.
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spirandomi ai grandi modellisti eclettici che sanno spaziare tra scale
e categorie con grande successo (ad esempio da aerei a mezzi terre-
stri piuttosto che figurini, navi e altro), mi sono voluto cimentare in
una realizzazione diversa dagli aerei in 1/48 quali ero solito, ovvero un
diorama in 1/35. Sono cresciuto con l’idea che il kit fosse quasi sempre sba-
gliato e pieno di errori e che il modellismo richiedesse quindi lo studio cri-
tico del soggetto in modo da poter correggere i difetti. La costruzione la
faceva ovviamente da padrone, mentre la pittura…. roba da poco; rispetta-
re rigorosamente il Federal Standard, pannellatura a olio o tempera dilui-
ta nel latte e via. Oggi il mercato però è stato rivoluzionato, sia nella qua-
lità dei kit, figli di tecnologie di progettazione e produzione d’avanguardia,
sia nei prodotti per pittura e invecchiamento. Le tecniche di pittura si sono
estremamente evolute, soprattutto grazie alla mitica scuola spagnola, ed è
oggi impensabile concepire la pittura come 20 anni fa. Tornando al diora-
ma in 1/35 che ho realizzato da inesperto del genere, dopo la fase di
costruzione, per la quale ho un po' di bagaglio tecnico dal mondo degli
aerei, i problemi sono iniziati con la pittura.
La principale sensazione è stata quella di "dover" adottare la miriade di
tecniche standard che girano tra le tante pubblicazioni, e che spesso si rin-
corrono, senza sapere stabilire un limite. E allo stesso modo la sensazione
di "dover" avere tutti i prodotti commerciali esistenti, perché se non li hai
sei "out".
Se guardo i siti dei produttori di materiale per pittura e invecchiamento
specifici per il modellismo statico, la percezione è quella della disputa com-
merciale a suon di materiali e pubblicazioni anche solo anticipate (si accet-
ta il preordine, assurdo commerciale).
Da quei siti mi viene un'ansia tremenda! Mi sento che devo comperare più
roba, saperne di più, vedere di più; ho acquistato molti interessantissimi
libri, molto tecnici, ma tutto sommato le cose sono sempre quelle. E allora,
per vendere, realizzazione a tutto gas di libri che sono di fatto
cataloghi/tutorial ma che ci allontanano da quella che secondo me è la vera
definizione di modellismo: studio, calma, pazienza, analisi dei materiali,
sperimentazione, riflessione, analisi, iniziativa personale, autonomia,
dibattito, umiltà e, ovviamente, TECNICA. I libri ci insegnano a pitturare e a
terminare kit straordinari, alla svelta perché ne abbiamo già tanti negli
scaffali in cantina, che ci arrivano già completi di fotoincisioni, resina e
decal al loro interno, roba che non possiamo non avere; e questi modelli li
pittureremo coi nuovi metallizzanti, con i loro set pronti, con la modula-
zione, con gli effetti, con le polveri: aiuto! Oggi le produzioni di ogni cosa
hanno superato le reali necessità; non sono un addetto ai lavori ma imma-
gino che le produzioni commerciali di materiale modellistico siano talmen-
te sature che forse gli stessi produttori sanno in anticipo di aver esagera-
to. Ma se uno nella media come noi, coi figli difficili da gestire, la moglie che
stressa, il lavoro che non si sa mai, le tasse, le bollette, la riunione di con-
dominio, l’IMU, la TASI, l’amante, le preoccupazioni, per completare bene
anche da scatola un modello impiega in media 3-4 mesi, come facciamo a
costruire tutto?
Largo ai giovani assolutamente, ma sono attirati da molte altre cose. E allo-
ra… essendo il bacino d’utenza più attempato, ecco la nuova “large scale”,
forse a compensazione del calo fisiologico della vista e della mano ferma.
È ovvio che c'è ridondanza e il grosso finisce allo scambio e al collezioni-
smo, ma bisogna produrre, produrre, produrre. A volta capita di vedere
anche i miti del modellismo che sorvolano su evidenti difetti di alcuni kit:
avranno dovuto procedere in quel modo perché avevano tempi di consegna
serrati e la “scappatoia” del risultato scenico finale prevale in modo quasi
convincente sullo studio razionale del soggetto. Va beh, sono solo conside-
razioni personali che mi posso concedere forse perché non campo di
modellismo e quindi mi posso per certi aspetti permettere il lusso di fare
come mi pare e piace nel tempo che voglio. Quindi mi sento sereno quando
mi muovo in autonomia, ma con l’interesse critico su quanto propone il
mercato per valorizzare ancora di più tutta la parte concettuale.
Effettivamente i prodotti commerciali aiutano molto se scelti con giudizio,
studiati e acquistati quando servono.
Andrea Paternieri
I
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